Avvalersi di una ricchezza di prospettive, come pure di uno sguardo d'insieme interno ed esterno, contrasta la visione univoca e chiusa di noi stessi e del mondo: su tale sfondo intrinsecamente dialogico, l'autrice intreccia la prospettiva della cultura europea con i temi della cultura della Sardegna, le riflessioni di alcuni autori stranieri con la rappresentazione dell'Isola in Grazia Deledda e negli scrittori sardi contemporanei. I testi qui raccolti analizzano la poliedrica immagine della realtà isolana, in cui sembrano a tutt'oggi convivere epoche diverse. In particolare, tramite il confronto con i resoconti di viaggio di Ernst Jünger a partire dal 1955, le osservazioni partecipi di Thomas Münster del 1958, la raffigurazione della crisi dei valori comunitari in Grazia Deledda e del mancato passaggio a una concezione moderna della cittadinanza nella narrativa sarda contemporanea, da cui emerge anche un profilo aggiornato del discorso identitario, l'autrice sviluppa una riflessione lucidamente consapevole delle contraddizioni e delle aperture del presente che interessano la Sardegna.
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